domenica 25 agosto 2013

Sigaretta elettronica

Sigaretta elettronica, pro e contro delle “bionde” senza fumo. E i consigli degli esperti

Pregi e difetti della sigaretta elettronica, che è ormai una vera e propria mania anche tra i vip. E i dubbi dell'Istituto superiore di sanità

Sigaretta normale o elettronica? I vip la preferiscono così (foto)
Sigaretta elettronica, è mania. Anche tra i vip. Perché non bruciano tabacco e non fanno fumo. Al loro interno, aromi che aiutano (pare) a smettere con la nicotina. Eppure, l’Istituto superiore di sanità ha evidenziato alcuni dubbi e perplessità. Quindi, come comportarsi? Ecco i consigli degli esperti e le regole di bon ton.
MODELLI E COSTI – Che cosa hanno in comune migliaia di italiani con Kate Moss, Leonardo DiCaprio e Jack Nicholson? “Svapano”, cioè fumano con sigarette elettroniche che, a differenza di quelle classiche che bruciano tabacco: emettono nuvole di vapore (da qui il termine “svapare”). In Italia è boom di negozi. Attualmente sono circa mille i punti in franchising che vendono i kit di e-cigarette: i prezzi variano a seconda delle confezioni (da poche decine di euro fino a oltre 130) e delle ricariche (di diversi tipi: quelle liquide, dai 5 euro in su, di solito durano almeno una settimana). Ma proprio nel momento in cui il fenomeno si sta espandendo, arriva un parere dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) che smorza l’entusiasmo.
Sorpresa! Secondo le statistiche, il fumo è… rosa – LEGGI | FOTO
NIENTE CATRAME – Per forma e dimensioni, le elettroniche sono più o meno simili alle sigarette classiche, ma non bruciano tabacco e non utilizzano catrame; si attivano con un pulsante, si ricaricano con un cavo simile a quello del pc e il liquido, che viene trasformato in vapore, può contenere nicotina (in gradazioni differenti) o solo aromi (menta, liqurizia, fragola, vaniglia e sapore di tabacco i più comuni).
“AIUTA A SMETTERE DI FUMARE? NON CI SONO CERTEZZE” – La maggior parte di chi le usa lo fa per cercare di smettere di fumare, scegliendo liquidi che contengono quantità sempre minori di nicotina, fino ad arrivare allo zero. Il parere dell’Istituto superiore di Sanità su quelle che contengono nicotina «è un atteggiamento di prudenza verso un prodotto di cui si conosce poco l’efficacia: ancora non ci sono studi sull’utilità per smettere di fumare», spiega la dottoressa Roberta Pacifici, direttrice dell’Osservatorio Fumo alcol e droga dell’Iss. «Per la tossicità non ha confronti rispetto alla classica, che con la combustione libera una quantità enorme di sostanze tossiche e cancerogene. Però anche la sua completa atossicità deve essere dimostrata», dice Pacifici. Che aggiunge: «Preoccupa la possibilità che diventi una porta d’ingresso al consumo delle sigarette classiche e che possa essere utilizzata non per smettere di fumare ma per farlo nei luoghi in cui oggi è proibito. Sarebbe un passo indietro rispetto alla legge Sirchia (che vieta di fumare nei luoghi chiusi, a eccezione di quelli privati, e negli esercizi pubblici, a eccezione delle aree riservate ai fumatori e dotate di impianti di ricambio dell’aria, ndr), che oltre a difendere la salute dei non fumatori dal fumo passivo è una legge educativa che insegna a vivere nei luoghi comuni senza sigarette o gesti che ne richiamano il consumo».
Leggi cosa ne pensa l’esperto Riccardo Quintili, direttore de Il Salvagente – LEGGI
LE REGOLE DI BON TON - Ma in attesa di novità, come ci si deve comportare con le sigarette elettroniche? Partiamo dal bon ton: «Con la sigaretta elettronica ci si comporta come con quella classica», ricorda Lina Sotis, giornalista, autrice di Libretto di Risparmio ed esperta di buone maniere. «In una casa privata si chiede se dà fastidio e poi il permesso di fumarla. E se i presenti non la conoscono, si spiegano le differenze con quella classica».
“LA SICUREZZA? NON DIMOSTRATA” - Il dottor Roberto Boffi, pneumologo, responsabile della Fisiopatologia Respiratoria dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega: «Sono un prodotto di consumo, non un presidio farmaceutico, quindi non sono ancora regolamentate dal Ministero della Salute». E prosegue: «Non è stata ancora dimostrata la loro sicurezza. Alcuni studi, come quello indipendente pubblicato su Indoor Air 2012, ha verificato che nel vapore liberato dalle sigarette elettroniche c’è una quantità di polveri fini e ultrafini e composti organici volatili (VOC) in percentuale del 10% rispetto alle sigarette classiche: in questo caso si può quindi parlare di harm reduction, ovvero riduzione del danno rispetto alle sigarette classiche». Quindi, per i classici fumatori, meno sostanze nocive. «Nel caso scegliate le e-cigarette con l’intenzione di smettere di fumare, usatele per il minor tempo possibile. E “svapate” in luoghi non chiusi».  
IN TRENO E AEREO - E in treno o in aereo? Da Trenitalia fanno sapere che stanno approfondendo la questione, ma per ora chi usa una sigaretta elettronica viene invitato a spegnerla. Anche sui treni Italo della società Ntv la e-cig non si può utilizzare perché, dicono, il rilascio dei vapori farebbe scattare il sistema antincendio sensibile a fumo e vapori. Nessuna possibilità per ora sui voli Alitalia. Sui voli Ryanair, invece, via libera alle smokeless cigarette. Non emettono fumo, forniscono una piccola dose di nicotina ma sono diverse da quelle elettroniche perché senza batteria.
“A TAVOLA, SPENTA!” - Insomma, avere un amico o un parente che “svapa” non è più cosa rara. Aggiunge però Sibilla della Gherardesca, autrice di Non si dice piacere: «A tavola, spegnetele. Per apprezzare solo il sapore e l’odore del cibo».

I danni del fumo

Che la sigaretta possa far male è noto a tutti. L'Organizzazione Mondiale della Sanita' l'ha inserita fra le sostanze che determinano tossicodipendenza, al pari degli stupefacenti e dell'alcool, però probabilmente nessuno sa con estrema precisione cosa la sigaretta contenga, quali siano i fattori tossici e quali quelli cancerogeni che emette fumando.
Entriamo più a fondo nel problema...
Cosa succede quando si accende una sigaretta?
  • Le sostanze che si liberano durante la combustione si condensano sullo strato successivo di tabacco non ancora acceso così che, ad ogni aspirazione, la loro concentrazione aumenta, e alla fine il loro contenuto relativo è circa 4 volte superiore che all'inizio.
  • Il fumo emesso direttamente dalla combustione del tabacco contiene concentrazioni maggiori di sostanze tossiche rispetto alla frazione di fumo espirata. Ciò è dovuto al fatto che durante l'inalazione il tabacco è bruciato ad una temperatura più alta che consente una più completa combustione degli agenti tossici in esso contenuti.
Alcuni degli agenti tossici e cancerogeni sviluppati durante la combustione della sigaretta sono i seguenti:
  • agenti tossici: ossidi di azoto, ammoniaca, monossido di carbonio, formaldeide, acetaldeide, acroleina, acido cianidrico, nicotina e altri alcaloidi, metalli (cadmio, arsenico, nickel, piombo), fenoli
  • agenti cencerogeni: nitosamine, formaldeide, amine aromatiche, idrocarburi aromatici policiclici, composti radioattivi (polonio 210, radon), benzeni.
Gli effetti tossico-irritativi e cancerogeni sono capaci anche di determinare significative compromissioni del sistema immunitario locale e generale. Il materiale che si ritrova nel filtro per effetto della combustione si definisce "catrame".

Si è cercato di ridurre le concentrazioni di catrame e di nicotina presenti nella sigaretta, modificando le tecniche di crescita e di trattamento del tabacco, filtrando e diluendo il fumo attraverso l'uso di filtri di acetato di cellulosa e carbone attivo.
Il monossido di carbonio, invece, non è trattenuto da nessuno dei filtri oggi disponibili.

Le azioni lesive a livello polmonare, da parte dei fattori tossico-irritativi contenuti nel fumo di tabacco, sono molteplici e possono essere così riassunti:
- Azione citolitica (ditruzione della cellula) diretta sulle cellule brachiali e parenchimali;
- Ridotta rimozione delle sostanze nocive a livello delle vie aeree per compromissione della dinamica delle cilie ed importanti modificazioni a carico delle proprietà visco-elastiche del muco, per azione diretta sulla sua composizione e secrezione;

- Degradazione delle componenti della matrice extracellulare ed alterazioni delle strutture connettivali di sostegno, esposte all'azione degli enzimi proteolitici rilasciati dalle cellule infiammatorie;

- Ossidazione diretta sull'alfa-1-antitripsina che determina la riduzione fino al 50% dell'attività di questo enzima; la riduzione dell'alfa-1-antitripsina è responsabile delle lesioni distruttive della matrice connettivale tipiche dell'enfisema.

Le alterazioni strutturali a carico della parete bronchiale, il danno ipersecretivo e l'incapacità funzionale della difesa meccanica (clearance mucociliare), bio umorale e cellulare favoriscono le aggressioni ripetute da parte di agenti patogeni batterici e virali. Il fumo, poi, stimolando una parte del nostro sistema nervoso (adrenergico) può favorire la vasocostrizione o gli spasimi delle arterie (soprattutto delle coronarie). Smettendo di fumare il rischio si riduce dopo solo un anno di astinenza. Dopo 20 anni diventa simile, ma sempre un po' superiore a quello di chi non ha mai fumato.

Il ripetersi degli episodi infettivi porta alla cronicizzazione del processo flogistico con eventi lesivi dei tessuti interessati e riparativi anormali, che si susseguono  e che conducono, inevitabilmente, ad alterazioni anatomo-funzionale irreversibili a carico di tutte le vie aree, soprattutto di quelle periferiche.

Per quanto riguarda il sistema cardio-vascolare, il fumo è la causa principale di malattie coronariche in uomini e donne e si associa al 30% delle morti causate da malattie coronariche ed e' causa di:
  • Aumentato rischio di morte improvvisa.
  • Aumentata mortalità perioperatoria in pazienti con by pass coronarico.
  • Aumentato rischio di morte per aneurisma addominale aterosclerotico.
  • Aumentato rischio di vasculopatia periferica aterosclerotica
  • Azione sinergica con ipertensione ed ipercolesterolemia con forte aumento del rischio di coronaropatia e infarto.
  • Aumentato rischio di malattie cerebrovascolari.
  • Aumentato rischio di sviluppare emorragie cerebrali in donne che usano contraccettivi orali.
Inoltre il fumo di sigaretta facilita non solo l'arteriosclerosi delle coronarie, ma di tutte le arterie e questo provoca specialmente nei fumatori numerose malattie. Eccone alcune:



Se questo non bastasse, vi sono anche effetti sull'estetica personale ed a carico del cavo orale, infatti:
  • Diminuisce le difese immunitarie nei confronti della placca batterica.
  • Determina un ingiallimento della dentina.
  • Aumenta il rischio di gengiviti.
  • Promuove l'insorgenza del cancro della bocca.
  • Accelera l'invecchiamento della pelle etc.
  • Aumento dell'irsutismo del volto e della raucedine con un rischio relativo per le forti fumatrici (+ di 10 sigg./giorno) di 5,6 per l'irsutismo del volto e di 14,2 per la raucedine.

Peggio della bomba atomica il bollettino di guerra del fumatore, vero?!

lunedì 12 agosto 2013

Tutti i benefici della corsa

Muoversi in mezzo alla natura – che si tratti di un sentiero di montagna, di una stradina di campagna o di un parco in città – porta molti vantaggi sia dal punto di vista fisico che psicologico. L’aria ossigena i polmoni e la pelle, mentre la luce amplifica l’effetto euforizzante e dà energia.Non ci si crede finché non si prova: parola di una che odiava idealmente correre senza averci mai provato, e che quando ha iniziato non è più riuscita a smettere… un po’ come Forrest Gump! LA CORSA La corsa è un’attività sportiva ideale per tonificare il corpo e perdere peso, per migliorare lo stato cardiovascolare e l’umore, e aumentare i meccanismi di difesa dell’organismo. La sua pratica regolare richiede tempo e dedizione: per questo è meglio cominciare in modo molto graduale. Spesso, infatti, chi comincia (o ricomincia) a correre lo fa in modo incoerente, seguendo ritmi che l’organismo non è in grado di sostenere, con conseguenti danni ai tendini o alle articolazioni. Così facendo viene a cadere anche la motivazione e si ritorna presto a uno stile di vita sedentario. Per questo è necessario predisporre un “piano” di allenamento adeguato all’età, al peso corporeo e al livello di allenamento dal quale si comincia. PERCHE’ LA CORSA? La corsa è una delle attività capaci di stimolare il consumo dei grassi nel tempo, mantenendo contemporaneamente attivo il metabolismo. In questo modo, si continuano a consumare calorie anche durante le fasi di riposo, facilitando l’eliminazione delle tossine, l’ossigenazione della pelle e rinforzando l’apparato scheletrico. Correre aiuta a dimagrire? Certo che sì: quando si comincia una dieta ipocalorica, uno dei primi rischi che si corre è quello di rallentare il metabolismo, ottenendo l’effetto contrario a quello desiderato. Con la corsa si aumenta il metabolismo del corpo, oltre a tonificare tutto il fisico. CORRERE METTE ALLEGRI, TOGLIE LA FAME E CI FA SENTIRE PIU’ BELLI Ma c’è di più: la corsa è un potente anti-depressivo e migliora l’autostima. Una pratica costante fa aumentare significativamente la produzione di endorfine (analgesici naturali, ovvero, si sente meno il dolore) e soprattutto serotonina, un neuromediatore in grado di regolare i desideri alimentari, inducendo serenità, tranquillità e senso di soddisfazione. E SE HO TROPPI IMPEGNI QUOTIDIANI? Le difficoltà della vita quotidiana spesso ostacolano la pratica regolare degli allenamenti: in questi casi bisogna sforzarsi di mantenere un impegno con se stessi… Pensate alla corsa come a del tempo che prendete per il vostro benessere, una coccola e un regalo che vi fate quotidianamente. Per di più, correre è una delle poche cose che possiamo fare gratis, senza spendere in costosi abbonamenti in palestra. Non c’è bisogno di chiudersi fra quattro mura in una stanza piena di attrezzi per fare del bene a noi stessi. EQUIPAGGIAMENTO Quando ci si allena all’aperto è sempre consigliabile vestirsi “a strati”: una maglietta di cotone sotto e, sopra, una felpa e una leggera giacca antivento per i giorni più freddi. Ai piedi indossate calze leggere di spugna o cotone, e scarpe con la suola ammortizzata. In estate portatevi una bottiglietta d’acqua e applicate una crema protettiva per la pelle sulle parti scoperte e sul viso, e un cappellino per evitare insolazioni. IL PROGRAMMA DI ALLENAMENTO L’approccio corretto per imparare a correre è quello di effettuare sedute di allenamento di almeno un’ora. Iniziate camminando e incrementate progressivamente la velocità e lo sforzo.Iniziate seguendo queste indicazioni, e poi continuate con divertimento e registrate ogni traguardo come una vittoria. Ricordatevi che si vince solo con sé stessi, migliorando di volta in volta la propria prestazione, per bassa che possa essere all’inizio. Vedrete che dopo le prime uscite, comincerete a sentirvi talmente bene che vi sarà difficile rinunciarvi. Iniziate sempre scaldando i muscoli: camminate a passo spedito per almeno 5 minuti. Correte piano per 1 minuto, poi camminate velocemente per un altro minuto, e se siete stanchi, limitatevi a camminare fino alla fine dell’ora. Se riuscite, correte per un altro minuto. L’obiettivo è quello di arrivare gradualmente ad alternare un minuto di corsa e un minuto di cammino per tutta la durata dell’ora, almeno tre volte la settimana. Alternate due minuti di corsa e uno di camminata. Il totale, dopo questa fase, dovrà essere di 5 minuti di riscaldamento, 37 di corsa e 23 di camminata. Passate poi a 3 minuti di corsa senza interruzioni, alternati a uno di camminata. Poi 4 minuti, quindi 5, sempre intervallati a camminate da un minuto, fino ad arrivare a 5 blocchi da 10 minuti di corsa, separati da un minuto di cammino. Arrivati a questo punto, vi basterà poco per spiccare il salto e correre un’ora di fila, senza mai dimenticare il riscaldamento, che diventerà qualche minuto di corsa a ritmo lentissimo. Ricordatevi sempre di fare un po’ di stretching dopo la corsa: allungare i muscoli consente ai tendini, ai legamenti e alle articolazioni di trovare nuova vitalità.

Il caldo fa paura

Consigli contro il caldo L'Italia soffoca sotto il peso del caldo desertico, particolarmente marcato al Sud e nelle grandi metropoli. L'afa record potrebbe tradursi in cifre drammatiche. Nella calda estate del 2003 furono registrati 7.600 decessi in Italia, 35 mila in tutta Europa. Per ogni grado di temperatura si calcola la crescita della mortalità del 3%. Queste cifre sono contenute nel rapporto "Cambiamento climatico e salute in Italia" presentato dall'Oms (Organizzazione Mondiale di Sanità) e Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici). Tutti siamo a rischio. Il mix inquinamento e caldo può pertanto costituire un'ondata mortale non solo per i soggetti più deboli, come anziani e bambini, ma anche per giovani e adulti che in condizioni normali ignorano d'avere patologie cardio-circolatorie. Occorre tener presente che l'innalzamento delle temperature incide indirettamente anche sulla crescita delle malattie infettive e alimentari, causate dalle punture degli insetti o dal cibo avariato dal caldo. Ad esempio, ogni grado in più sulla temperatura aumenta del 5-10% i casi di salmonella. Il rischio è serio e ignorarlo sarebbe irresponsabile. Cosa fare? Prevenire è meglio che curare. E' uno slogano datato ma sempre valido. L'estate scorsa il governo francese ha calcolato di aver salvato 4 mila vite umane grazie alle misure di prevenzione. I consigli contro il caldo. Quest'articolo di servizio vuole contribuire alla divulgazione di alcuni consigli pratici per evitare malori. Bere due litri e mezzo di acqua al giorno Mangiare cibi leggeri, frutta e verdura Evitare di uscire nelle ore più calde, dalle 11:00 alle 18:00 Vestirsi con abiti leggeri Avere a portata di mano il telefono e i numeri del pronto emergenza, del proprio medico curante, di amici e conoscenti per chiedere aiuto Evitare i parchi urbani dove si registrano alti valori di ozono Evitare l'attività fisica e gli sforzi Ventilazione e riparo dal sole Applicare retine contro gli insetti a porte e finestre, sono efficaci ed economiche, evitando il ricorso a prodotti chimici Attivare il climatizzatore ma con moderazione, non creare eccessivi sbalzi di temperatura negli ambienti diversi della casa Quali sono i sintomi del caldo sullo stato di salute? I primi sintomi del malore da caldo sono l'insorgere del mal di desta e di un senso di debolezza, quasi di svenimento, nausea e sete intensa. Possono presentarsi anche crampi, tachicardia e dolori al torace. Il ministero della Salute ha attivato dal 1 giugno un call center 1500, tutti i giorni dalle 8 alle 20, per chiedere consigli e informazioni. Al primo sintomo di malore contattare il proprio medico curante.

Dolore al petto ? Siamo in pericolo ?


Chiamata anche crisi stenocardica o angor, l'angina pectoris è generalmente causata dalla presenza di placche aterosclerotiche che restringono il lume delle arterie coronarie e riducono la quantità di sangue che irrora il miocardio.
La mancanza di sangue in un organo si chiama ischemia, la quale può essere transitoria oppure duratura; se interessa un muscolo in azione provoca immediatamente dolore.
L'ischemia prolungata del miocardio causa la morte delle cellule colpite e l'infarto; quella transitoria, della durata di pochi minuti, provoca l'angina pectoris e non lascia alterazioni rilevanti a carico delle cellule miocardiche.
Il dolore anginoso parte dal centro del petto, dietro lo sterno, e si irradia verso le braccia, più spesso la sinistra, la mano, il collo, la mandibola. È identico in tutto a quello dell'infarto fuorché nella durata...


Ma non solo...


Molti credono che l’angina sia solo un dolore acuto al petto, invece essa può anche manifestarsi con dolore leggero (come quello causato da una indigestione) e può essere avvertita in diverse zone della parte superiore del corpo. Solitamente un attacco di angina dura pochi minuti e spesso scompare con il riposo e i farmaci.
In genere si manifesta con:

  • Fastidio, pesantezza, oppressione, sensazione di bruciore o compressione al torace o alla schiena.
  • Pesantezza, fastidio, intorpidimento/torpore, indolenzimento o formicolio ad una o ad entrambe le braccia, ai gomiti o ai polsi.
  • Fastidio alle spalle, al collo, alla gola o alla mandibola.
  • Affaticamento, nausea, sudorazione, mancanza di fiato o sensazione di indigestione.



Quando si manifesta?

L’angina si manifesta solitamente quando si fa attività fisica, ad esempio andare in bicicletta, lavorare nell’orto, salire le scale, camminare velocemente o quando si prova una forte emozione. Se l’angina si presenta anche in situazioni di riposo, diventa più frequente, dura più a lungo ed è più dolorosa del solito,  l’angina viene definita angina instabile, segnale che il problema al cuore sta peggiorando.

Le crisi di angina pectoris possono tuttavia insorgere anche a riposo, in situazioni diverse che possono essere così schematizzate:
  • l'ammalato, sofferente da tempo di angina pectoris da sforzo, comincia ad avvertire crisi in riposo, più spesso al momento di coricarsi: quasi sempre indicano una progressione della malattia coronarica.
  • la crisi insorge nel corso della notte, fra le 2 e le 5 e sveglia l'ammalato il quale, durante il giorno, può non avvertire dolori e svolgere un'attività pressoché normale senza disturbi.
  • una forma particolare è quella detta di Prinzmetal, dal nome del cardiologo americano che la descrisse nel 1957, provocata da uno spasmo delle coronarie.
Abitualmente si distinguono due forme di angina pectoris: la stabile e l'instabile.
Nell'angina stabile le crisi insorgono sempre in circostanze identiche, a seguito di sforzi uguali.
Nell'angina instabile, che è più temibile della precedente, le crisi sono più frequenti e gravi, spesso resistenti alla trinitrina, e ad insorgenza spontanea, senza relazione con gli sforzi.
L'angina instabile può iniziare come tale oppure subentrare alla forma stabile. Non raramente precede l'infarto, che può sopraggiungere a scadenza più o meno lunga.
Di fronte al sospetto di angina pectoris il primo esame da fare è l'elettrocardiogramma che, al di fuori della crisi, non raramente può risultare normale. In questo caso si possono fare due indagini: l'elettrocardiogramma da sforzo, oltre che per fare diagnosi, viene fatto per stabilire i limiti dello sforzo che l'ammalato può sostenere, nonché per controllare i risultati ottenuti con le terapie antianginose. La coronarografia viene riservata ai pazienti nei quali la diagnosi, nonostante l'esecuzione degli esami elencati, sia rimasta dubbia e soprattutto a quelli nei quali si preveda la necessità di un'angioplastica coronarica o del by-pass.
Una volta fatta la diagnosi di angina pectoris deve essere attuata la terapia che può essere medica o chirurgica; contemporaneamente si impone la correzione dei fattori di rischio: ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, sedentarietà e l'assoluta abolizione del fumo.

domenica 11 agosto 2013

COME DIMAGRIRE ?

Che ne dite se ne parliamo prima del bisogno che ce di dimagrirsi e le malattie che
può portare ?
Le patologie legate al sovrappeso, alle errate abitudini alimentari e ai ridotti
livelli di attività fisica, sono in drammatico aumento nella nostra società tanto
da rappresentare un grave problema sociale e sanitario.
Malattie croniche:
Patologie cardiovascolari (infarto, ictus, ipertensione, scompenso cardiaco)
• Diabete di tipo II
• Patologie del fegato
• Malattie della colecisti
• Cancro al colon, mammella, colecisti ed endometrio
Disturbi endocrini e metabolici
• Sindrome metabolica
• Dislipidemia (trigliceridemia, colesterolemia)
• Influenze sulla funzione mestruale, fertilità e gravidanza
• Irsutismo
Problemi debilitanti
• Osteoartrosi e gotta
• Malattie polmonari
• Apnee notturne
• Disordini psicologici




CALCOLI !!!
1 kg di grasso ha un potere calorico di circa 7800 kc.
Significa che la perdita di 6 chilogrammi di adipe in un mese richiede una riduzione calorica
complessiva di 46800 calorie rispetto al necessario, cioè 1500 calorie in meno al giorno.
Considerando che una donna di mezza età sedentaria ha un fabbisogno calorico quotidiano di circa
1500-1600 calorie, per perdere 6 chilogrammi di adipe in un mese dovrebbe assumere solamente
50-100 calorie al giorno per 31 giorni.
State pensando che non si capisce niente da questi numeri e non ce la farete mai ?
La prima cosa da fare è iscriversi in palestra. Ci sono un sacco di motivi per cui l'associazione tra
sport ed alimentazione corretta si dimostra molto più efficace della semplice riduzione calorica.
La riduzione del peso non vuol dire fare una dieta e ‘‘soffrire’’ vedendo le cose che vorresti
mangiare e non potresti. La dieta dovrebbe essere equilibrata e non drastica associata assolutamente
ad un regime di palestra ,assolutamente !
Ci sono tantissimi giovanni e non che mangiano l’insalata solo,ma che senso ha? Uno mangia
l’insalata per dimagrire ma sei sicuro che hai preso la strada giusta ? NO . NO . NO. Perche in
questo modo stai solo negando a se stesso molti cibi che ciascuno di noi ,sovrappesi e non,dovrebbe
mangiare ogni giorno.



DIETA
Prima di intraprendere un nuovo regime dietetico rivolgiti ad un medico specializzato per
accertarti che non ci siano controindicazioni.
1. Limita il consumo di bibite zuccherate e gassate.
2. Limita il consumo di alcolici, cioè non bere più di un quarto di vino, mezzo litro di birra, o due
bicchierini al giorno (per le donne o uomini molto esili tali quantità vanno dimezzate). Riduci
ulteriormente od elimina l'assunzione di bevande alcoliche se sei in sovrappeso od obeso o se
presenti una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia, ecc.
3. Limita l'apporto giornaliero di grassi saturi (burro, insaccati grassi, carni rosse grasse, formaggi
grassi) e di acidi grassi trans (margarina, burro di arachidi).
4. Limita il consumo di zuccheri semplici (zucchero, dolci, bevande zuccherate) soprattutto alla
sera. Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate
(quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme)
5. Mangia molta frutta e verdura .
6. Bevi almeno 2 litri di acqua al giorno (30 ml per kg di peso corporeo).
7. Mangia lentamente in questo modo ti sentirai sazio più in fretta
8. Consuma pasta riso o pane integrali, soprattutto alla sera .
9.. Se prima di coricarti ti senti affamato prova a bere un bel bicchiere di latte, oltre a riposare
meglio eviterai di svegliarti di notte in preda ad attacchi di fame.
10. I pasti non devono essere troppo ricchi ed elaborati è meglio fare pasti piccoli (almeno 4) che
non una o due abbuffate al giorno. La colazione è molto importante e dovrebbe soddisfare circa il
20% del fabbisogno calorico quotidiano.
Potrebbero dire come si fa a rispettare tutta questa lunga lista di criteri? Più ne rispetti meglio è !
Meglio affrontare il problema del sovrappeso con una dieta moderatamente
ipocalorica, che non causi eccessiva sensazione di fame, suddividendo l'introito
calorico in più pasti, ad esempio: colazione, pranzo, cena più 2 o 3 spuntini più
piccoli in maniera da sfruttare l' "effetto termodinamico" dei cibi, cioè le calorie
che vengono consumate nella digestione e nel metabolismo degli stessi.
NON FARE DIETE ECCESSIVE CUI L’UNICA COSA CHE PORTA è UNA
MANCANZA DI VITAMINE E ALTRI COMPONENTI ESSENZIALI PER
L’ORGANISMO.




ESERCIZI FISICI
Per dimagrire velocemente non è sufficiente fare una dieta: è sempre necessario un po’ associare
l’esercizio fisico.
Ma quali sono gli esercizi utili a perdere peso, specie per coloro che hanno poco tempo libero?
Due gli esercizi più indicati: aerobica e potenziamento (anaerobica).
Si tratta, in entrambi i casi, di attività fisica che consente di ritornare in forma, insomma una
ginnastica per dimagrire, anche se, ognuna, in modo diverso.
L’aerobica permette di bruciare grasso e calorie.
Il potenziamento, o esercizio anaerobico, consente di dimagrire velocemente, attraverso un
aumento, a riposo, della quantità di calorie il metabolismo è in grado di bruciare.
In pratica, più la massa muscolare è sviluppata, più il metabolismo brucerà calorie, poichè occorre
molta più energia per mantenere una muscolatura sviluppata, che quella necessaria per mantenere il
grasso.
Va comunque sottolineato che alcuni esercizi per il potenziamento consentono di ottenere un
aspetto attraente ma possono non aiutare a perdere peso: è necessario avere una buona struttura
muscolare per riuscire a controllare i grassi.
Ecco una serie di esercizi da fare a casa che, se eseguiti alla perfezione e con costanza, consentono
di dimagrire in poco tempo:
- Squats: rassodare i muscoli delle gambe e dei glutei.
Tutti i giorni, davanti allo specchio, allarga i piedi allo stessa ampiezza delle spalle. Guardando
avanti, abbassarsi ed alzarsi e abbassarsi per 10 volte.
Eseguire 3 serie da 10. Questo rafforzerà i muscoli delle gambe e delle natiche.
- Flessioni: esercizio di potenziamento.
Fare 3 serie da 20 flessioni per potenziare le braccia ed aumentare il metabolismo.
- Jumping Jack: Esercizio aerobico, consente di bruciare grassi e dimagrire velocemente. Saltate
allargando contemporaneamente braccia e gambe. Fare 5 serie da 20 salti.
- Camminare velocemente: Esercizio per bruciare grassi.
Cercate sempre di mantenere la velocità costante. Se vi stancate, alternate una camminata lenta a
quella più veloce. Fermatevi solo alla fine dell’esercizio. Durata 30 minuti.
Per dimagrire velocemente è necessario sommare i due tipi di esercizi (aerobico ed anaerobico) in
modo da avere sia una potenziamento muscolare, che un calo dei grassi.
Si può iniziare praticando questi semplici esercizi 2 o 3 volte a settimana.
Non vi fidate delle diete di una settimana, non esiste che il metabolismo faccia perdere 10 kg in una
settimana .
Il metabolismo come qualsiasi altra cosa ha i suoi tempi che vanno rispettate e vedrete che prima o
poi questo darà i suoi frutti.
Come dicevo, l'attività fisica è fondamentale quando si hanno problemi di sovrappeso e si vuole
dimagrire! Normalmente, l'attività aerobica è quella più consigliata in questi casi. Mi riferisco
soprattutto ad attività come la corsa (jogging), la bicicletta, ecc. Ma quando il sovrappeso è
importante, la corsa può causare dei problemi alle articolazioni e quindi sarebbe meglio optare per
la cyclette.




CONCLUDENDO :
DIMAGRIRE LENTAMENTE: recentemente i limiti di perdita di peso raccomandati considerano ottimale un
calo ponderale pari a 250- 500 grammi alla settimana.
CERCARE DI RIMANERE MAGRI: gli alti e bassi continui mettono a dura prova l'elasticità cutanea ed i
processi metabolici.
FARE PARECCHIO MOVIMENTO: l'esercizio fisico orientato alla resistenza, come ad esempio la ginnastica
con pesi leggeri, è il modo migliore per conservare una pelle tonica ed elastica. Magari alternando
l'allenamento (anche un paio di volte alla settimana va bene) ad un pò di corsetta.
BERE TANTA ACQUA: l'avete sentito dire centinaia di volte. L'acqua (anche quella di rubinetto) fa bene
sempre. Aiuta l'organismo e tutte le nostre funzioni vitali. Non aspettiamo sempre lo stimolo della sete,
anticipiamolo. 2 litri di acqua al giorno sarebbero l'ideale.
BUONA FORTUNA !!

La vita non è vivere, ma vivere in buona salute !

Questo blog è creato da un gruppo di studenti di medicina con lo scopo per dare informazioni su molti argomenti sulla salute che portano benefici medici !

Gli articoli sono stati creati da noi con lo scopo di poter aiutare a capire la gente su tante cose per loro sconosciute ed importantissime !